Inps lancia allarme rischio pensionamento a 75 anni

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Tito Boeri presidente dell’ Inps lancia allarme al governo ( da cui per altro ha ottenuto il mandato). Una delle cause maggiori è il problema della disoccupazione giovanile che potrebbe avere effetti devastanti sull’età di raggiungimento della pensione per le generazioni più giovani che rischiano di andare in pensione, con i requisiti minimi, non a 70 anni, ma forse anche cinque anni dopo.

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Questo allarme è la conseguenza di uno uno studio tarato sulla classe 1980 composta sia da lavoratori dipendenti che artigiani e simili, ed il risultato è stato quello che è poi sotto gli occhi di tutti, periodi di contribuzione a “macchia di leopardo” che allontanano il periodo di pensionamento sino anche a 75 anni.

La ricetta di Boeri è quella di aumentare la flessibilità in uscita dei lavoratori attuali, anche per questo è stata messa in campo l’A.P.E. ( anticipo pensionistico), lasciando così spazio di entrata ai giovani lavoratori.

Ma, aggiungiamo noi, se per ottenere l’agevolazione con l’A.P.E. devo farmi un altro mutuo decennale o ventennale dopo che ho appena finito ( forse) di pagarmi il mutuo per l’unica abitazione che ho, l’APE può anche volare lontano.